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Echi
"Quando, tra le pieghe della vita, ritroverai te stesso/a, allora, e solo allora, comprenderai il senso e finalmente ti convincerai che quello sarà il tuo giorno fortunato. Poi, afferrerai la tua anima e le sussurrerai: "Vieni, è il momento giusto: torniamo a casa".
Alla fine, ciò che resta, è il ricordo di persone sbagliate nel cuore.
Ma verrà la neve che tutto ricopre e, tutto, protegge".
Ho bisogno di Poesia, scrivete, scrivete, per favore, scrivete le vostre. :)
GRAZIE, INFINITE.
Serena notte a tutti
effe
http://www.youtube.com/watch?v=lSJrv95clso
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Update:' Notte a te Nick, grazie.
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Mi son rotta, spezzata, frantumata mille volte.
Ricostruita e incrinata ancora lungo le stesse fessure fragili,
che a stento la colla dell'ottimismo teneva insieme.
Domande a centinaia sono impazzite dentro,
in un posto che non so se si trova ancora al centro.
Crollava l'illusione che altri potessero capire
e la voce, intanto, si spegneva per non dire.
Ma tacere non sono capace
con le lacrime sul cuore rendevo il mio tono più audace
perchè non ci puoi fare niente
il mio cuore non è capace...non mente..
Così mi prende quella smania, quella voglia di giocare,
che mi spinge a venir fuori e lasciarmi accarezzare
che mi fa ridere di gusto con lo sguardo di un bambino
sentendo che scavare a fondo è sempre stato il mio destino
e la gente che ho incontrato, c'è chi non resta e chi rimane,
ma alla fine tutta quanta io mi sento d'abbracciare.
(E' in parte mia.... ciao Effe Effe..bacione grande e carezza sul cuore..)
Alba
BACI E BRACI
Fuoco
io sono,
perché
grata
mi sei.
LA SCELTA
Devo scegliere una lettera, cioè
ne voglio una tutta per me, e ciò è
molto dolce. Ne restano due: C o E?
Ho riflettuto, e, tra le due, ora c'ho E.
SCELTAMENTE
Non posso lavorare in un campo
il perché lo riassumo in una parola,
ciò non fa parte del mio campo
ma spiegarlo in versi è una parola;
non posso farlo, almeno finché campo
perché io sono un'artista della parola.
HIPPOPOTOMONSTROSESQUIPEDALIOPHOBICO
cosa, pane, auto, nel, più,
uno, rete, da, seta, blu,
vino, il, orto, tre, volo,
se, mano, uva, ma, solo,
lei, luna, neve, lo, ramo,
e tante altre, sono le parole che io amo.
Sono loro mie amiche vere,
tra tutte, le parole più sincere.
astrolabio, secolarizzazione,
uxorilocale, decontestualizzazione,
pentagonododecaedrotetraedico, contemporaneamente,
nonilfenossipolietilenossietanolo, precipitevolissimevolmente,
e tante altre, sono le parole che io detesto.
Sono loro che attentano alla vita mia,
perché sono affetto da hippopotomonstrosesquipedaliophobia.
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=...
Non ci si può improvvisare poeti. Intanto la vita scorre.
La storia di questo viaggio non è la riprova che non c'è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E' così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità , a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.
à® Tiziano Terzani
Buonanotte effe!
La Poesia svela se stessa al cielo
Sono forse io la regina
che dorme intrecciata al suo amante,
che siede vittoriosa al cospetto del sole?
Io sono l'ancella
la vendicatrice, la lavapiatti a ore
la balia che allatta le grazie.
Io sono la venditrice di frammenti lunari
la cospiratrice vedova
perchè pulisco i cortili e spazzo la cenere dalle strade.
Sono forse l'imperatrice
vestita di neve,
colei che dona ai raccolti la forza di crescere?
Altre mi precedono
io sono la madre paziente
io mando alla guerra i loro figli
dispongo fiori sulle rovine del tempo passato
parlo ai venti miei fratelli
che soffiano senza sosta nei giorni del naufragio.
Io accudisco i miei figli nel silenzio
cerco la gioia oltre la soglia di casa
quando l'ispirazione piove dai cieli.
Allora mi vesto di nuovo e lascio che i fiumi si colmino.
Poi, quando le nubi si calmano
e ritornano ai mari
riprendo il lavoro di casa
mite dattilografa costruttrice di candele
sorella confusa del latte e della polvere.
Io sono l'ancella
la serva del cielo stellato
il mio travaglio è grande
la mia pupilla grave
ma piena di luce.
Questo non tutti possono comprenderlo.
Tutto è finta fatalità :)
noi si scherza :)
altri no ...ma non noi
http://www.youtube.com/watch?v=QNxLNqDKEmA