"Le persone che non hanno voglia d' imparare, di conoscere per progredire sono quelle che rimango ignoranti anche se hanno studiato e conoscono solo le materie studiate, e non vanno oltre e purtroppo ce ne sono molte.
L' ignoranza vuol dire appunto non conoscere e non avere voglia di progredire per ottusità mentale, e per queste persone l'ignoranza è come una prigione dal quale non riescono ad uscire,e sono quindi schiavi ma di se stessi, in quanto non possono far nulla per loro stessi ne tanto meno per gli altri, schiavi ed inconsapevoli di esserlo."
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Non parliamo di "ignoranze settoriali", giusto?
Ma di quell'ignoranza che incide sull'autonomia di giudizio riguardo alle cose della vita.
C'è una schiavitù legata all'incapacità di scegliere cosa è veramente meglio per noi.
Più riesci a comprendere a fondo una questione,
più sei in grado di schierarti,
di capire chi si comporta correttamente,
di riconoscere chi tenta di manipolarti,
chi mente.
Se non sai nulla, qualcun altro decide per te
e tu neanche te ne accorgi.
Le persone che non hanno voglia d' imparare, di conoscere per progredire sono quelle che rimango ignoranti anche se hanno studiato e conoscono solo le materie studiate, e non vanno oltre e purtroppo ce ne sono molte.
L' ignoranza vuol dire appunto non conoscere e non avere voglia di progredire per ottusità mentale, e per queste persone l'ignoranza è come una prigione dal quale non riescono ad uscire,e sono quindi schiavi ma di se stessi, in quanto non possono far nulla per loro stessi ne tanto meno per gli altri, schiavi ed inconsapevoli di esserlo.
Si, ci rende schiavi delle persone che hanno qualcosa da dire, noi non sapendo nulla ci beviamo quanto quelli ci dicono....
No, al contrario, rende liberi.
Infatti l'ignorante... primo nn sa di esserlo, secondo si crede che quello che ottiene sia il massimo per lui e non si aspetta niente di più.
Crede di lavorare molto e di esserer furbo, si accontenta di quello che ha...
L'unico problema che comporta è agli altri che devono averlo tra le balle, e non possono nemmeno dirgli niente xchè parlare ad un ignorante è una gravissima xdita di tempo quindi si finisce x annuire e dargli ragione.
Per specificare non mi riferisco all'ignorante in una materia ma bensì all'ignorante nella vita quotidiana nei piccoli passaggi della vita e nelle cose di routine dove non ci vuole nessuna specializzazione e nessun corso di aggiornamento.
Mia cara Bernice,
per risponderti occorrerebbe tanto spazio e... tanto tempo, ma... cui prodest?
Mi riallaccio un po' a Teodar e ti dico che l'ignoranza, intesa come opposto di "conoscenza", non rende schiavi, ma colloca in un mondo diverso, cioè in quello dei... beati!
Il saggio Leopardi, ne Il passero solitario, si pone un po' il tuo problema e ... conclude che il passero, come il giovine contadinotto, poichè "ignoranti", sono felici (che di natura è frutto ogni loro vaghezza), mentre lui, poichè dotato in sommo grado di intelligenza, è, e non può non essere, infelice o, se preferisci, schiavo dellì'atroce destino!
In sostanza, le catene che ci rendono schiavi.... ce le creiamo noi.... con la nostra intelligenza o "capacità di conoscenza": Ergo, schiavo non è, e non può essere, .... l'ignorante, ma, semmai, "colui che conosce"!
Ciao e.... lascia stare certi problemi... più grandi di te e, forse, di me!
L' ignoranza è la madre della felicità e della beatitudine sensuale. (Giordano Bruno)
L' ignoranza è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa...rende schiavi qualora non si abbiano le facoltà ' di voler apprendere..di andare olre,di riconoscere gli sbagli,di lasciarci condizionare da essa...brutta malattia,difficile da curare...ma soprattutto..difficile da comprendere.
buona vita!!
l'ignoranza secondo me è tutto questo? altrokè schiavi...
Chi male intende, peggio risponde.
Chi non ha imparato nulla, vivrà di pan stentato.
Chi non sa leggere la sua scrittura, è un asino per natura.
Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
E bella cosa il sotto in su in pittura, ma per chi non capisce è storpiatura.
Il cuore del sapiente cerca la dottrina e la bocca dello stolto si pasce d'ignoranza.
Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l'ignorante e sempre ciarla.
Il saggio ha occhi in testa, l'ignorante cammina al buio.
L'ignorante fra i dotti è come la bestia fra gli uomini.
L'ignoranza è ingiusta verso tutti.
L'ignoranza è la madre della miseria.
L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
L'ignoranza è la notte dell'intelletto, senza luna né stelle.
L'ignoranza è la peggiore delle povertà .
L'ignoranza è volontaria sciagura.
L'ignoranza spesso nuoce più della malizia.
Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
Meglio mendicante che ignorante.
Non accettar progetti né consigli, da chi educar non seppe i propri figli.
Non c'è nessuno più intrattabile d'un ignorante.
Per i ciechi non è mai giorno.
Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira.
Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
Sì... purtroppo sì...!
No.Chi vive ignorante vive beato!
Secondo me è la stupidità che rende schiavi.
Dall'ignoranza ci si può liberare tramite la conoscenza;dalla stupidità NO.
CI@O
...assolutamente si!